Si tratta di un sistema sofisticato di elaborazione tridimensionale delle immagini TAC e/o RMN, precedentemente acquisite sul paziente, che consente durante la procedura chirurgica di individuare il punto esatto in cui il neurochirurgo sta lavorando.
Questo sistema permette di localizzare lesioni cerebrali superficiali e profonde, come tumori o malformazioni vascolari, scegliendo la via più diretta e sicura ed evitando quelle aree che, se lesionate potrebbero dare un deficit neurologico permanente.
Questo tipo di tecnologia è applicabile in ambito pediatrico senza che siano aggiunti ulteriori stress al piccolo paziente. Inoltre l’ottimizzazione della strategia chirurgica corrisponde ad un migliore decorso post-operatorio e ad una riduzione dei tempi di degenza.
L’impiego del neuronavigatore nell’ambito della neurochirurgia pediatrica interessa i seguenti campi:
a) chirurgia tumorale,
b) chirurgia delle malformazioni vascolari,
c) neuroendoscopia,
d) chirurgia dell’epilessia,
e) chirurgia vertebrale.
Tale tecnologia consentirà di fare un passo avanti non solo tecnicamente ma anche per quanto riguarda la qualità delle cure prestate ai piccoli pazienti; rimane uno strumento insostituibile in determinati campi
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